Proventi e costi figurativi

Salve a tutti, sono Claudia, membro del CdA di SOLCARE CMT-ETS, mi occupo della contabilità. Siamo una fondazione di partecipazione, di recente costituzione (maggio 2022) e i primi due anni ci siamo dedicati soprattutto all’organizzazione interna e a tutte le pratiche burocratiche necessarie. Le AIG di cui ci occupiamo principalmente è la formazione dei giovani per la prevenzione e il superamento della povertà educativa, coinvolgendo anche il mondo degli adulti; e poi il sostegno a situazioni sociali di disagio; sensibilizzazione alla solidarietà. Nel 2024, pur essendo solo 5 membri, siamo riusciti ugualmente a svolgere delle attività di formazione: incontri mensili di alcune ore sia con giovani, che con adulti; interventi di 1 o più ore durante eventi formativi o di socializzazione organizzati dall’Ente fondatore. Tutto come collaborazione gratuita. Essendo ancora una piccola realtà ciascun partecipante Volontario si è fatto carico delle eventuali spese di trasporto, di materiali, ecc.
Ora dovremmo “valorizzare” tutte le ore spese per queste attività, ma non riesco a trovare delle informazioni precise su come fare:

  1. quale valore economico figurativo (all’ora) dare al servizio di formazione svolto dai singoli volontari, da inserire tra i proventi (se non ho interpretato male il CTS)?
  2. quale costo economico figurativo (all’ora) imputare allo stesso servizio?
  3. per uno stesso servizio, es. incontro formativo di 2h, voi imputate un valore figurativo sia in Proventi che in Costi? Fate pareggiare i valori oppure differiscono tra loro?
    Voi come state facendo?
    Negli anni precedenti abbiamo inserito alcuni proventi e costi figurativi, relativi al comodato d’uso gratuito della sede, e abbiamo inserito lo stesso valore sia in Proventi che in Costi, utilizzando il valore medio di un affitto nell’area dove si trova la sede. Ma guardando alcuni bilanci in internet ho visto anche altri modi, per cui mi è sorto il dubbio.
    Qualcuno può indicare come sta facendo e soprattutto come sta quantificando il valore di un servizio di formazione. Grazie mille per ogni suggerimento.
    Claudia

Premesso che, nei Costi e proventi figurativi rientrano quelli relativi ai volontari iscritti nel registro di cui all’articolo 17, comma 1 del Codice del Terzo Settore nonché quelli relativi ai volontari occasionali, la nostra Associazione si comporta in questo modo:

  • il valore economico figurativo che attribuiamo alle ore prestate dai nostri Volontari è riferito al costo orario di “impiegato 2a categoria” riferito al CCNL Istituzioni e servizi socio-sanitari (UNEBA), in quanto la nostra Associazione effettua tipicamente servizi socio-sanitari.
  • nel Vostro caso se doveste avere un dipendente “formatore” con quale contratto lo paghereste… e da li puoi trovare il costo orario.
  • noi nel prospetto dei Costi ed Proventi figurativi indichiamo solo i Costi, in quanto valorizziamo le ore gratuite che i nostri Volontari prestano: ore che sarebbero per noi appunto Costi.
    Naturalmente ne diamo conto nella Relazione di Missione e spieghiamo come abbiamo attribuiti detti Costi figurativi e su che base.

Grazie. Il nostro problema è appunto trovare un CCNL che almeno possa essere utilizzato per “analogia”.
Riguardo la valorizzazione sia in Costi sia in Proventi ho trovato alcune indicazioni utili proprio in questi giorni, in un articolo de Il Sole24ore, che fa riferimento all’OIC 35, n.13-14, secondo il quale è possibile valorizzare l’apporto dei Volontari come costo e con il suo corrispettivo fair value anche tra i proventi (cfr. fine articolo).
metto il link se a qualcuno può interessare: 1.Nel totale delle spese dell’ente rientrano i costi figurativi dei volontari 2.Entrate e uscite figurative per l’Oic 35 vanno valorizzate a fair value - Gabriele Sepio

grazie per l’interessante articolo.